FUMO DI SATANA. La Chiesa nella prova

Giovedì 18 gennaio 2024, alle ORE ci troviamo nel SANTUARIO DELLA MADONNA ASSUNTA DI CREA (AL) a pregare per le VOCAZIONI alla vita SACERDOTALE e RELIGIOSA. Ti aspettiamo! *** Le Sorelline del Cuore Eucaristico di Gesù sono una esperienza comunitaria femminile di discernimento vocazionale, con sede in via Casale, 6 a Borgo San Martino (15032) - AL. Le Sorelline vivono di provvidenza. Per sostenere la comunità e le sue iniziative, puoi fare un’offerta sul conto corrente intestato ad Associazione “Società del Cuore Eucaristico di Gesù“ IBAN IT85J030 69096061 00000 196272 Per conoscere la comunità o affidare intenzioni di preghiera, puoi scrivere a sorellinesceg@ *** FUMO DI SATANA Nella omelia della messa del 29 giugno 1972, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Paolo VI (Giovanni Montini, 1897-1978), riferendosi alla situazione della Chiesa del tempo, afferma di avere la sensazione che “da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio”, nella forma di un pensiero non cattolico che sta contaminando la dottrina non cattolica. Nell’autunno 1977, dieci mesi prima di morire, Paolo VI espresse questo grave giudizio in un colloquio con Jean Guitton che riporta così le parole del Papa: “C’è un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: “Quando il Figlio dell’Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?” (Lc 18, 8). Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri. Questo, secondo me, è strano. Rileggo talvolta il Vangelo della fine dei tempi e constato che in questo momento emergono alcuni segni di questa fine. Siamo prossimi alla fine? Questo non lo sapremo mai. Occorre tenersi sempre pronti, ma tutto può durare ancora molto a lungo. Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia”. Ricorda il piccolo resto di vescovi fedeli, guidati da Sant’Ambrogio (Milano, 397), che resistettero ai tentativi della maggioranza ariana di distruggere il Credo niceno, giungendo a far riconoscere quella cristiana come religione di stato (con Teodosio, 380) e poi riaffermando la piena dottrina cristologica con il Concilio di Costantinopoli (381), da cui l’odierno Credo niceno-costantinopolitano. Nell’omelia della messa Pro Eligendo Romano Pontifice, il 18 aprile 2005, il card. Joseph Ratzinger (dal 2005 Benedetto XVI, 1927-2022) così si espresse: “Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde – gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull’inganno degli uomini, sull’astuzia che tende a trarre nell’errore (cf Ef 4, 14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie. Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. È lui la misura del vero umanesimo. “Adulta” non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. È quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità”. Gv 8, 31 Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. 34 In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. 36 se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. 43 Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, 44 voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna.
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