Se caliginosa e sordida giace l’ombra sugli Urali
sia più forte la tua anima delle urla e degli spari
sia più forte la tua anima della turba di domani
Consumato sta con brutalità
il misfatto torbido, onere, empietà
di coloro che vollero incitar
il furioso incedere dell’ultima era
Se caliginosa e sordida giace l’ombra sugli Urali
sia più forte la tua anima delle urla e degli spari
sia più forte la tua anima della turba di domani
Se altero, fiero e immobile veglia il padre sui suoi figli
non sarà la folla immemore a strapparne i dolci gigli
non sarà la follia immemore dei fanatici a ghermirli
Alla neve che sulla neve sta
molta neve ancora si accomunerà
fino al giorno in cui l’ombra fuggirà
al richiamo univoco della memoria
Squarcia l’oscurità nella notte ogn’or più cupa
Arma la volontà, perdurò troppo l’attesa (x3)
Urla l’anima nell’inverno della piana
Alza il passo e va: ti consacrerà l’Aurora (x2)
Per dar forza a noi caddero gli eroi
Per dar voce a loro non cadremo noi
In un mondo che sembra sprofondare
Non receda un passo chi in piedi sa stare
E nell’ultima bianca carica
si vedrà svettare l’ombra dello Zar!
Se caliginosa e sordida giace l’ombra sugli Urali
sia più forte la tua anima delle urla e degli spari
sia più forte la tua anima della turba di domani
Se altero, freddo e immobile veglia il padre sui suoi figli
non sarà la folla immemore a strapparne i dolci gigli
non sarà la follia immemore dei fanatici a ghermirli