Quello che notiamo è che oggi con JN.1 aumentano le reinfenzioni. Faccio un esempio: chi ha è stato contagiato a fine estate o inizio autunno, magari con Pirola, può anche essere ricontagiato di nuovo» spiega all’Adnkronos Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, che ha firmato uno studio insieme a Fabio Scarpa dell’Università di Sassari proprio sulla nuova variante e che sarà pubblicato a breve sula rivista Pathogen and Global Health. «L’Oms pensa che JN.1, “figlia” di Pirola abbia una diffusione più veloce, ma invece è come le altre varianti», spiega Ciccozzi. «E non è più contagiosa, ma ha una mutazione (L445S) localizzata nella regione della mutazione di Pirola - precisa - a rischio di escape immunologico. Quindi va monitorata e seguita per bene, però non è più aggressiva delle precedenti varianti Omicron». «JN.1 non ha una patogenicità pesante. È benevola, ma è immunoevasiva, quindi dà casi lievi che però, proprio per questo alimentano la catena dei contagi»spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano. L’invito degli esperti è sempre di proteggere i più fragili con i vaccini, che vanno ripetuti perché la protezione cala con il passare dei mesi.