Siamo tutt’uno con la Divinità. Vi racconto che cosa ho sperimentato

Nella mia adolescenza e giovinezza ho vissuto in vari periodi nello stato di coscienza definito “samadhi“ nell’ induismo. Non ne ho mai parlato sebbene sia stato l’ evento più importante della mia esistenza, insieme ai tanti anni che ho trascorso con Sri Sathya Sai Baba. Due diamanti, il samadhi e la mia vicinanza al Grande Essere che mi chiamò a stare con Lui, che conserverò eternamente nel cuore. Del mio Maestro ho già parlato in vari video (metto playlist in fondo a questo scritto) sebbene moltissimo di fondamentale importanza rimanga ancora da dire. Il motivo per cui invece non ho mai parlato del samadhi è che si tratta di qualcosa di indescrivibile in termini umani, in quanto trascende tutto quanto la mente possa comprendere. I saggi dell’ India, quando interrogati su quello stato di coscienza, hanno sempre taciuto. Tuttavia Esso è la Realtà, il vero Sé di ognuno di noi. Ho fatto un tentativo di raccontare, in questo video, che cosa sperimentai in quel primo momento, quando tutto iniziò... (Immagino pixabay, musica bilater haarp)
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