Alessandro Scarlatti: ’Dove fuggo? A che penso?’, Cantata for Soprano, Violin & B.c ()

Quartetto Vanvitelli Giuseppina Bridelli, mezzo-soprano Gian Andrea Guerra, violin Nicola Brovelli, cello Mauro Pinciaroli, archlute Luigi Accardo, harpsichord / organ 00:00 I. Recitativo. [Presto] Dove fuggo? A che penso? / Dove, dove m’ascondo? / Tormentoso e severo / mi segue il mio pensiero. / Ogni oggetto che miro / mi riesce d’orrore / palpita in seno il core, / e mi sveglia nell’alma un duol profondo. / Dove fuggo? A che penso? / Dove, dove m’ascondo? 01:14 II. Aria [Adagio]. Se agitata dalle pene / io rivolgo un guardo al rio, / mi sovviene, mi sovviene, / che quell’onda è pianto mio. / Se alle rupi io volgo il passo, / mi rammento qual tormento / sia l’amare un cor di sasso, / mi rammento, mi sovviene / che quell’onda è pianto mio. 05:30 III. Recitativo. Crudo Fileno ingrato, / è questa la mercede, / che si deve agli ardori / della tua fida Clori? / Tante lagrime sparse, / per te tanti sospiri, / per te tanti martiri, / per te tanti del core affanni eterni / hanno alfine meritato ingiurie e scherni. 06:10 IV. Aria. La memoria d’un ingrato / deh, mi togli, o crudo arcier! / Già che vuole un empio fato / ch’io mi scordi di goder. 08:21 V. Recitativo. A voi, balze romite, / solitudini amate, a voi ricorro: / in voi il ristoro bramato / spera il core agitato, che almeno fra i vostri orrori, / sui labri d’uno speco, / qualche pietà ritroverò da un’eco. 09:07 VI. Aria [Largo]. Povera Clori, / talor dirò. / Povera Clori, / l’eco pietosa / risponderà. / Poveri amori, / esclamerò! / Poveri amori, / voce dogliosa / replicherà. 13:14 VII. Recitativo. Insegnatemi, o mostri, / dove l’antro è più cupo / serve a voi di ricetto, / che lungi al mio tiranno / del vostro orrore io mi farò diletto. / E se avvien che talora / un pellegrino errante, / un disperato amante / quivi rivolga i passi, / io così scriverò sui vostri sassi 14:04 VIII. Aria [Adagio]. Nelle selve, tra le belve, / pastorella che tradita / la sua vita finirà. / Passaggiero, impara, impara, / quanto è cara quella fede / ch’ha mercede, / quant’è amara se non l’ha. Artwork: Sketch of a Female Head by Carlo Maratta. Undated.
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