I MASCHI - Ginna Nannini, Emma, Erene Grandi

La signora del quinto piano ha un pitone in salotto Un guardiano fidato Il suo ex è ogni sera davanti al portone Con un martello in mano Non v’è ragione alcuna di aver paura, di aver paura Questa è la conclusione dei funzionari della questura La signora del quinto piano Approfitta del caos metropolitano Esce sempre al mattino E con passo spedito si reca a lavoro Signorina, ha per caso visto mio marito? Di che che colore era il suo vestito? Quante lettere aveva in tasca? Una, due, tre, uh La signora del quinto piano Aveva un pitone antistupro ammaestrato Un bel giorno il bestione fuggì dal suo covo blindato E arrivò al pian terreno Non ebbe neanche il tempo Di battere i denti per la paura Pepito il chihuahua iperteso Poco amichevole della portiera Dopo tre settimane Dall’avvenuta cattura del rettile in fuga Si evidenziò la scomparsa misteriosa della padrona Signorina, mica ha visto l’uomo col martello? Di che colore era il suo vestito? Quante lettere aveva in tasca? Una, due, tre Signorina, mica ha visto un uomo col martello? Di che colore era il suo vestito? Quanto tempo restava in zona? Le ha rivolto mai la parola? La signora del quinto piano Fu ritrovata murata nel bagno Quella lettera di un anno prima La prova schiacciante lasciata in questura Descriveva con precisione Il rituale di sepoltura Ma non vi era alcuna ragione di avere paura Di avere paura Signorina, mica ha visto l’uomo col martello? Di che colore era il suo vestito? Quante lettere aveva in tasca? Signorina, mica ha visto l’uomo col martello? Di che colore era il suo vestito? Quante lettere aveva in tasca? Quante lettere aveva in tasca? Una, due, tre
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