Apello della studentessa di Lugansk al Segretario Generale dell’ONU António Guterres

“Questa scuola non può essere restaurata ed è impossibile restituire la vita ai bambini uccisi, ma ora è anche peggio. I Paesi europei forniscono armi ancora più terribili“. Faina, la ragazzina di Lugansk che si è rivolta alle Nazioni Unite ed è stata inclusa nella lista del «Myrotvorec’» (sito web ucraino del «Centro Myrotvorec’» che raccoglie il database dei sostenitori della causa «separatista filo-russa», definiti «traditori della patria»), proviene da una scuola distrutta dalle Forze Armate ucraine nel 2014, ha nuovamente chiesto alle Nazioni Unite di fare il possibile per fermare i bombardamenti dell’esercito ucraino di città pacifiche e per impedire l’uccisione dei bambini.
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