Le Stonehenge del Lazio - Mura Ciclopiche

Antiche civiltà, tra storia, leggenda e mito, dimenticate, perfino occultate, per poi tornare alla luce e suscitare interrogativi, porci dinanzi a nuovi nodi da sciogliere, alla ricerca di qualche certezza sulle nostre origini. La storia ci fornisce importanti informazioni sul nostro passato attraverso documenti e testimonianze scritte, ma ci sono secoli ancora avvolti nella nebbia, prima della nascita di Roma e del diritto, quando le terre del Lazio e dell’Italia centrale erano abitate da popolazioni chiuse in se stesse, che si armavano a difesa del proprio territorio dagli attacchi dei vicini o venivano in contatto in modo pacifico con popolazioni provenienti dal mare. Queste misteriose civiltà continuano a viaggiare nel tempo e nello spazio stimolando la fantasia di scrittori e appassionati e inducendo gli storici ad una narrazione suggestiva dei fatti, affascinati da quanto resta del loro passaggio. È il caso delle mura ciclopiche ancora visibili nel Lazio, consciute anche come mura poligonali. E che il viaggio abbia inizio tra questi misteriosi retaggi del passato, che ci narrano di antichi popoli preromani: dalle vette di Norba all’acropoli di Circeii, proiettata nel mar Tirreno, fino a spingerci nell’entroterra di Alatri, Arpino e Ferentino, arrivando a una terra di frontiera, colma di energia e mistero, come San Vittore del Lazio, l’antica e scomparsa Aquilonia. Regia di Christian Antonilli, scritto e condotto da Gian Luca Campagna, Voiceover Gabriele Bròcani, riprese aeree Luca Martinelli.
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