Quando Craxi spiegò la lotta palestinese

“Vedete, io contesto l’uso della lotta armata all’OLP [Organizzazione per la Liberazione della Palestina] non perché ritenga che non ne abbia diritto, ma perché ritengo che la lotta armata non porterà nessuna soluzione. Cioè, sono convinto che lotta armata e terrorismo non risolveranno il problema della questione palestinese. Perché il contesto e l’esame del contesto mostrano chiaramente che faranno solo delle vittime innocenti ma non risolveranno il problema. Ma non ne contesto la legittimità. Che è cosa diversa. Quando Giuseppe Mazzini, nella sua solitudine, nel suo esilio, si macerava nell’ideale dell’Italia unita ed era nella disperazione di come affrontare il potere, lui, un uomo così nobile, così religioso, così idealista concepiva, disegnava e progettava gli assassini politici. Questa è la verità della Storia. Contestare a un movimento che voglia liberare il proprio Paese da un’occupazione straniera la legittimità del ricorso alle armi significa andare contro le leggi della Storia.“ - Bettino Craxi, 6 novembre 1985 Questo è quanto. Il resto è ipocrisia.
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