Il giorno di San Patrizio - Antica Tradizione

“Io difendo il diritto divino della nazione irlandese all’indipendenza sovrana, e credo in essa, così come credo nel diritto di ogni uomo e donna irlandese a difendere questo diritto con la rivoluzione armata. Anche se nell’Irlanda del Nord non ci fossero centomila disoccupati, la miseria delle paghe griderebbe vendetta per gli enormi profitti della classe dominante e capitalistica, che prospera con le ferite, il sudore e le fatiche del popolo. Non c’è nulla nell’intero arsenale militare inglese che riesca ad annientare la resistenza di un prigioniero politico repubblicano che non vuole cedere; non possono e non potranno mai uccidere il nostro spirito.“ (Bobby Sands) Antica Tradizione - Il giorno di San Patrizio Album: Il Cavaliere, la Morte e il Diavolo (2009) Testo: Era il giorno di S. Patrizio quando vennero gli Inglesi Per le strade di Belfast c’eran mille fuochi accesi E c’erano i soldati che puntavano i fucili Ma quel 17 marzo io fui l’ultimo a fuggire Nella croce ho confidato la mia rabbia e la mia terra Ed affiderò il mio cuore a questa maledetta guerra Che lo sappiano gli Inglesi, venderò cara la pelle Mio fratello è Bobby Sands e ora dorme tra le stelle Oh oh oh sono nato in Irlanda e il mio cuore Appartiene solo a te Oh oh oh la mia terra è l’Irlanda Forse un giorno io tornerò da te Se mio padre mi vedesse con in mano una bandiera Non mi avrebbe mai lasciato così solo in primavera Quando il cielo è ancora scuro e piange lacrime di pioggia E le torri dei castelli sono avvolte nella nebbia. Torneremo fino a Galway a cantare a squarciagola Con quel pazzo di Eddie O’ Bryan mio compagno della scuola Rivedremo le colline che stan sopra la città Mi prenderà per mano Poi si riaddormenterà Oh oh oh sono nato in Irlanda e il mio cuore Appartiene solo a te Oh oh oh la mia terra è l’Irlanda Forse un giorno io tornerò da te Non ricordo più il mio nome dissi all’ufficiale inglese Sono solo un altro figlio che quel giorno non si arrese Con le mani insanguinate di chi porta la sua croce Solo un figlio dell’Europa che è rimasto senza voce Ora dormo come tanti tra le sbarre di Long Kesh E qui dentro sono in molti a pensarla come me Quando sorgerà l’aurora per le strade di Belfast Allora la nostra libertà Oh oh oh sono nato in Irlanda e il mio cuore Appartiene solo a te Oh oh oh la mia terra è l’Irlanda Forse un giorno io tornerò da te Realizzato da E.G.
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