SONORO FLOP DEL MONDO DEL “DISSENSO“ ALLE EUROPEE ▷ BALZANO: “SOLO UN ESPERIMENTO È RIUSCITO“

▷ AIUTA L’INFORMAZIONE LIBERA, SOSTIENICI: Diversi candidati che già si azzannano tra loro. Si accusano. Si minacciano di fare meglio e di prendersi tutto il bottino alla prossima tornata. Non è la giungla né uno scenario post-bellico, ma il post-voto dei partiti del “dissenso“ alle elezioni europee. Per partiti del #dissenso intendiamo quelle forze politiche più radicali su temi come la guerra, l’ecologia, l’Europa stessa, senza paura di andare controcorrente; con un bacino di voti potenzialmente esplosivo, visto che una larga fetta di elettori è rimasta a casa. Potenzialmente, appunto. Democrazia Sovrana e Popolare, di Rizzo, resta a percentuali minime (0,15%), “addirittura meno di Forza Nuova alle ultime europee“, tutto il resto è astensionismo e mura di cinta: come quelle di Messina dove Cateno De Luca trionfa. Ma solo lì, e resta a distanza siderale dai 150mila voti. Michele Santoro,
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