Il diluvio di fango a Pestum (data ancora imprecisata)

E’ sempre emozionante ritornare a Pestum, soprattutto quando si ha una maggiore consapevolezza di come sono andate le cose. Ora, ascoltando meglio, invece del vociare dei greci che si danno da fare con gli scalpelli, si avverte il rumore delle macchine tagliatrici e dei robot assemblatori di blocchi. Se poi capita di essere testimoni di quanta fatica occorra per sistemare un solo blocco, si può immaginare lo spettacolo offerto dal posizionamento di centomila blocchi, nonchè dei lastroni, delle travi e dei rocchi delle colonne. E nell’aria la polvere delle fresatrici addette alla scanalatura. Ma forse no, una civiltà così avanzata sicuramente aveva trovato il sistema per rendere il lavoro silenzioso. Forse i residui polverizzati venivano aspirati in silenzio, magari con un leggero sibilo, come dal dentista. Come pure avveniva per i trapani che ricamavano le volte. Ci sarebbe molto da dire, ma questa volta l’argomento principale è un altro. E’ il diluvio di fango che ha interessato tutt
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