La ricetta del Corriere: diminuiamo le pensioni e investiamo in cannoni

In un editoriale sul Corriere della sera Ernesto Galli della Loggia ha scritto che “per circa 70 anni le democrazie europee hanno potuto rinunciare tranquillamente alle spese militari”. E questo è “un privilegio straordinario”, perché – sostiene - le classi politiche europee hanno potuto disporre di un ammontare di risorse da impegnare nella costruzione di spese sociali, pensioni, sanità, istruzione utilissime ad allargare il proprio consenso elettorale. Tra le due guerre mondiali le spese militari ammontavano in media al 10-15% delle uscite nei bilanci degli Stati europei. Galli della Loggia afferma che dal 1945 in poi, tranne in Francia, “questa voce è praticamente scomparsa” e le spese per la difesa dell’Europa se le sono accollate gli Stati Uniti. Galli della Loggia sostiene che “l’Italia spende ancora oggi meno dell’1 per cento del proprio bilancio”. A noi risulta che le spese militari siano molto più alte di quanto sostiene l’editorialista del Corriere della sera. S
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