I VIVI E I MORTI - ROGER CORMAN - 1960

Philip Winthrop si reca nella dimora della famiglia Usher per proporsi in matrimonio con Madeline, una ragazza che aveva conosciuto tempo prima a Boston. Il fratello della donna, Roderick, vuole ostacolare il giovane, raccontandogli di come la famiglia sia condannata da una genìa maledetta che ha portato tutti i suoi antenati alla follia. Malgrado ciò, Philip non si arrende e propone a Madeline di scappare. La futura sposa, nel corso di un litigio, muore improvvisamente. Mentre Philip, Roderick e il maggiordomo Bristol sono di fronte alla bara prima dell’interramento, Madeline dà segni di vita, muovendo le dita della mano. Suo fratello se ne accorge, chiude immediatamente la bara e fa allontanare tutti dalla tomba. La mattina seguente Philip, prima di lasciare la casa, parla col maggiordomo. Quest’ultimo riferisce al giovane che la sua ex-amante soffriva di catalessi. Philip, dopo aver parlato con Roderick, si reca nuovamente nei sotterranei e scoperchia la bara di Madeline, trovandola vuota. A quel punto inizia per lui una ricerca affannosa attraverso luoghi e passaggi segreti del castello. Tratto dal racconto La caduta della casa degli Usher, è il primo film gotico di Roger Corman. Costituisce, inoltre, l’inizio di una lunga collaborazione tra il regista americano e Vincent Price. Il budget di realizzazione è stato stimato intorno ai 200 000 dollari. Vincent Price: Roderick Usher Mark Damon: Philip Winthrop Myrna Fahey: Madeline Usher Harry Ellerbe: Bristol Eleanor LeFaber: Fantasma Ruth Oklander: Fantasma Géraldine Paulette: Fantasma
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