Il seme dell’uomo (Marco Ferreri) 1969

Futuro prossimo: il mondo è decimato da un’epidemia. Cino e Dora si rifugiano in una casa al mare: lui vuole un figlio, lei no. Il male di vivere intimo di Dillinger è Morto esplode all’esterno, si propaga per il mondo e costringe la coppia di sopravvissuti in un giardino dell’Eden dove, volenti o nolenti, replicano i peccati umani e biblici. Allucinato e simbolico, Ferreri indugia sui paesaggi deserti immolati in un bianco da apocalittica tabula rasa, sui simulacri della società consumistica (la Pepsi Co
Back to Top