Altro che Riso

Registrazione del 10 luglio 2024 dell’incontro organizzato da diana m. scubla dal titolo: “Altro che Riso“, che ha visto il ritorno di Andrea Maggi il risicoltore impegnato da mesi nella difesa del suo terreno, nel quadro più ampio della distruzione delle risaie del Vercellese che, come altre zone di eccellenza agricola italiane, sta subendo una serie di attacchi spietati mirati a distruggere le identità territoriali, culturali e gastronomiche della Terra Italica, un crimine programmato eseguito dal governo Italiano per conto della Finanza Internazionale. Andrea Maggi ha fornito aggiornamenti su una situazione già descritta mesi prima, spiegando come le condizioni siano ulteriormente peggiorate a causa di vari progetti industriali che minacciano l’agricoltura locale. Un punto cruciale della discussione è stata la critica ai metodi di produzione energetica, in particolare i progetti nucleari e fotovoltaici, nonostante questi progetti possano sembrare vantaggiosi in termini di produzione energetica, sono spesso guidati da multinazionali che non reinvestono i profitti nelle comunità locali. Questo crea una situazione in cui i benefici economici sono trasferiti all’estero, mentre le comunità locali devono affrontare le conseguenze negative sul loro territorio. Un altro tema importante riguarda le problematiche legali e burocratiche. Andrea Maggi ha spiegato come le normative attuali permettano l’espropriazione dei terreni prima che le autorizzazioni siano formalmente ottenute. La normativa, consente alle aziende di aggirare il consenso delle comunità locali, generando frustrazione e senso di impotenza tra gli agricoltori. La discussione ha poi toccato l’importanza dell’attivismo comunitario, sia Andrea Maggi che gli altri ospiti hanno sottolineato l’urgenza di mobilitare la popolazione locale, aumentare la consapevolezza sui rischi associati a questi progetti industriali e intraprendere azioni per difendere il territorio. Bruno Corrado, già nostro ospite nella puntata Bonifica del 19 giugno 2024 dedicata all’inquinamento della Valle del Sacco e rappresentante della Lista Fondatori del Comitato per i Referendum Deliberativi, ha menzionato la possibilità di poter inserire nello Statuto dei vari Comuni, lo strumento del referendum propositivo vincolante (quorum del 25%), per ridare il potere decisionale ai cittadini e contrastare le decisioni imposte dall’alto. Infine, si è parlato di sovranità e protezione ambientale attraverso l’autodeterminazione la via maestra per custodire, proteggere e gestire in modo sostenibile il proprio territorio e garantire che la terra, bene comune, venga preservata per le generazioni future. IAM-gdp-07251962
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