Aldo Visconti - Il Camerata Richard (con testo)

ALDO VISCONTI - IL CAMERATA RICHARD; di Ruccione - Simeoni - De Torres; 1940; Odeon GO 20524. TESTO DELLA CANZONE E BIOGRAFIA DELL’INTERPRETE TESTO: Camerata Richard, bevenuto! Dammi il sacco, si scivola, bada... il nemico è al di là della strada... ... parla piano: già t’hanno veduto. Ventun’anni? La stessa mia classe... ... questo, vedi, è il mio primo bambino... e tu, sei fidanzato a Berlino e abitate alla Krausenstrasse? Se mia madre a quest’ora pensasse che ho trovato un amico vicino... (ritornello) Camerati d’una guerra, camerati d’una sorte: chi divide pane e morte non si scioglie sulla terra! Camerati d’una guerra, camerati d’una sorte: chi divide pane e morte, mai nessun li scioglierà. Camerata Richard, tre minuti... ...due minuti ...un minuto... si attacca! ...c’è il mio nome cucito alla giacca... Pronti? Fuori! Che il cielo ci aiuti! Camerata Richard, come canta la mitraglia da quella piazzola! ...Tieni a mente: Salvetti Nicola, Vico Mezzocannone, cinquanta. Oggi tutta la terra si schianta, ma noi due siamo un’anima sola! (finale) Camerati, fuori il passo: sulla strada della gloria, coglieremo la Vittoria per la nostra libertà. BIOGRAFIA (da Wikipedia): Emilio Renzi, noto anche con lo pseudonimo ALDO VISCONTI (Faenza, 2 novembre 1908 -- Torino, 4 ottobre 1990), è stato un tenore italiano. Tenore lirico leggero, dalla voce piccola ma ben emessa e di notevole musicalità, studiò canto e studio dello spartito con il tenore Andrea Toscani e il maestro Emilio Piccoli. Il suo debutto avvenne il 20 maggio 1933, al Teatro Dante Alighieri di Ravenna, come protagonista in Faust di Charles Gounod. Cantò più volte al Teatro alla Scala di Milano e nei principali teatri italiani, ottenendo consensi da parte del pubblico. Grazie alla sua voce particolarmente fonogenica, fu interprete di alcune esecuzioni operistiche e operettistiche presso l’EIAR (attuale RAI). Negli anni trenta e quaranta, Renzi conobbe una grande popolarità, noto non solo agli appassionati di lirica (prese parte all’incisione della prima opera completa su dischi a 78 giri Cetra dell’opera Norma diretta da Gino Marinuzzi), ma anche nel campo della musica leggera dove, con lo pseudonimo Aldo Visconti, divenne famoso incidendo centinaia di canzoni, tra le quali una ricca serie di quelle cosiddette “di regime“. Al termine della seconda guerra mondiale, il tenore faentino trovò chiuse le porte dei teatri italiani, per i suoi trascorsi di simpatia verso il regime fascista. Tornò a cantare solo agli inizi degli anni cinquanta, quando ottenne un ruolo di corista alla RAI di Torino, dove lavorò per sedici anni. Ancora a settant’anni era in grado di esibirsi in concerto.
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