La CRISI di SIGONELLA – Quando CRAXI e l’ITALIA dissero NO agli AMERICANI

Tutto ebbe inizio il 7 ottobre del 1985 quando la Nave da crociera italiana Achille Lauro venne sequestrata da quattro terroristi armati palestinesi mentre si stava dall’Egitto dirigendo in Israele. I terroristi palestinesi chiedevano la liberazione di 50 loro compagni imprigionati in Israele. La nave era italiana ma si trovava in acque egiziane. Ricevuta la notizia, il ministro degli affari esteri Giulio Andreotti e il ministro della difesa Giovanni Spadolini si attivarono per una trattativa che, sin dall’inizio, apparve particolarmente complessa ed assai rischiosa, anche alla luce delle diverse opinioni politiche all’interno del governo italiano. Andreotti e Craxi si espressero a favore di una trattativa diplomatica per «evitare una tragedia», ma vennero avvertiti dall’ambasciatore statunitense che Ronald Reagan si sarebbe opposto a qualsiasi trattativa con i terroristi. In tutto questo le forze armate italiane e i servizi segreti cercavano di trovare un piano di attacco nel caso di fallimento
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